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Sono tornato domenica scorsa.
Ho partecipato solo al campo dei Vichinghi in Danimarca e devo dire che tutto sommato è stata un'esperienza positiva. 
Ci sono voluti un pò di giorni per socializzare con gli stranieri (subito con gli italiani) e per abituarsi al campo situato in una zona di  campagna molto distante da qualsiasi grande centro. 
Ora faccio un elenco degli aspetti positivi e negativi del campo:

Aspetti positivi : attività sportive proposte, staff (composto solo da giovani), ci hanno portato in spiaggia!!
Aspetti negativi : la cena era troppo presto (alle 18.30), alla sera non si poteva sentire la musica, a mezzogiorno bisognava mangiare il pranzo al sacco, non abbiamo visto grandi città come Copenaghen.
Spero di aver dato il mio contributo. 
Grazie di tutto.

La mia esperienza in Danimarca è stata fantastica!La mia famiglia ospitante (Ackermann) era splendida, sono stato realmente bene con loro e in quella settimana mi sono sentito a casa!!!
Per quanto riguarda il campus, sono stato nel D " as blows the wind". 

E' stata un esperienza magnifica.E' stato sicuramente molto duro sopravvivere in una piccola barca in 25 persone senza una doccia e con 2 soli bagni, ma io lo rifarei e mi ritengo fortunato di essere stato assegnato a questo campus!!

Se posso permettermi di dare un consiglio per le prossime volte sarebbe meglio utilizzare una imbarcazione più grande dato che molti di noi erano costretti a dormire su tavoli o panche e cercare di non riunire ragazzi della stessa nazionalità in uno stesso campus.

Le mie tre settimane in Danimarca sono state spettacolari. 
La prima settimana in famiglia è stata ricca di visite in ogni luogo ed è stata per questo motivo molto interessante. Inoltre ho fatto amicizia con la ragazza della famiglia che mi ha ospitata e mi sono affezionata a lei. 
La seconda e terza settimana sono stata nel campo dove ho potuto conoscere persone da ogni parte del mondo. Durante le due settimana ho praticato varie attività come andare in bici, andare in canoa, arrampicarsi, che sono state divertenti. Inoltre ho parlato l'inglese perché era l'unico modo per poter comunicare, anche se qualche volta ognuno di noi parlava la propria lingua cercando di insegnarla agli altri. 
Molto interessanti e spesso anche divertenti sono state le presentazioni dei vari paesi che si tenevano alla sera. Molti dei ragazzi ci hanno anche mostrato le loro danze tipiche e ci hanno portato dei dolci da assaggiare.

L' esperienza dello scambio giovanile è stato molto interessante e formativa.Io sono stato in Danimarca nell' isola di Morso.
Sono stato ospitato da una famiglia molto gentile che ha fatto di tutto per mettermi a mio agio e con la quale sono rimasto in contatto.Era ospite presso di loro anche un ragazzo Bulgaro.Con loro ho vissuto, ed apprezzato lo stile di vita e ho avuto modo di visitare diversi luoghi.
Il campus si è svolto a Nikobyng morso, ed è stato caratterizzato da moltissime attività di tipo sportivo e culturale, interessanti le visite ai musei, alle cave di gesso, alle attività industriali.

Scrivo così di getto senza formalismi nè null'altro perchè sarebbe solo in più....innanzi tutto non conoscevo la realtà lions prima di questo campo e posso solo dire che è un'organizzazione formidabile tenuta in piedi da persone ancora più formidabili, con un pizzico di eccentricità, ma eccezionali. Abbiamo avuto attorno persone che hanno sacrificato tempo e molta molta pazienza solo per permetterci di vivere in maniera straordinaria queste tre settimane. 

E questo è un urlo che dice grazie, dal cuore. 

Cominciando dalla famiglia, è stato un po' pesante per me all'inizio dover attraversare tutta la Danimarca in treno per arrivare nella città della mia famiglia ospitante. Ma questa piccola fatica si è rivelata poi utilissima in quanto ho avuto la possibilità di conoscere più a fondo la nazione che mi ha ospitato; ci sono infatti due modi completamenti diversi di vivere tra lo Jutland, la parte peninsulare della Danimarca, e l'isola di Copenhagen: uno più tradizionalista e tranquillo, l'altro in perenne movimento e in continua apertura al mondo. La famiglia ha trattato me e lo studente finlandese che ospitava con me con tutto il riguardo possibile, non facendoci mancare niente, rendendoci partecipi della propria vita quotidiana, proponendoci attività per farci conoscere la realtà locale e lasciandoci anche dei sani e importanti spazi per noi stessi.

Rinnovo il mio grazie per la possibilità che ho avuto di effettuare una entusiasmante esperienza in Danimarca.
Sono partito il 4 luglio e ho trascorso otto giorni con una famiglia a Odensee, insieme ad un ragazzo turco.
Il 12 luglio mi sono imbarcato, insieme ad altri 25 giovani provenienti da tutto il mondo su un veliero e per due settimane abbiamo costeggiato le coste danesi. Ricordo bene il primo giorno, ero spaventato, timido e anche un po’ dispiaciuto di lasciare l’ottima famiglia che mi aveva ospitato a Odense ma dopo due magnifiche settimane mi sono pienamente ricreduto e sono orgoglioso di aver partecipato a un’esperienza come questa. Ogni sera approdavamo ad un porto diverso e lì eravamo accolti dai Lions del Club locale.
Il tema portante di questo Campo C1 è stato ' The Enviroment'.

Credo che l'aggettivo che può meglio descrivere questa mia esperienza sia "unica": infatti, pur avendo tentato, per tutto il periodo precedente alla partenza, di immaginarmi come sarebbe stata, cosa avrei fatto, cosa avrei visto, come sarebbero stati gli approcci con gente diversa, non ci sono riuscita, tanto nuovo era, per me, ciò che stavo per affrontare.
La famiglia che mi ha ospitato, precedentemente, mi aveva scritto che desideravano farmi integrare nella loro vita di tutti i giorni; non pensavo che ci riuscissero così bene! Chiacchierare in salotto, partecipare a giochi di società, ascoltare musica al computer, portare a spasso il cane...tutte attività che mi sono diventate, in quella settimana, tanto familiari che quasi non mi accorgevo di comunicare in una lingua diversa: avevo praticamente superato questa barriera culturale.

Quando ho saputo che il mio scambio giovanile dei Lions si sarebbe svolto in Danimarca, ero allo stesso tempo contentissimo ma perplesso, giacché non conoscevo per nulla quella nazione: proprio per questo motivo però avevo più voglia di andarci!
Il giorno della partenza ero emozionatissimo, non solo perché era la prima volta che volavo su un aereo di linea, ma anche perché sapevo che sarebbero state tre settimane che non avrei dimenticato.
Dopo il volo, ho fatto un piccolo viaggio per arrivare alla città di Aabenraa: il paesaggio completamente pianeggiante, con pochi alberi e case mi dava una tranquillità che non avevo mai provato. Arrivato sul tardi, la famiglia danese che mi avrebbe ospitato mi ha accolto assieme a un ragazzo algerino, con cui avrei passato tutte e tre le settimane, Ramzi. La famiglia è stata gentilissima con noi due e ci ha reso partecipi della loro vita di tutti i giorni e ci hanno fatto vedere molte usanze, feste e luoghi tipici e storici della loro nazione! Anche noi due abbiamo fatto lo stesso, cucinando qualcosa di tipico e mostrando varie foto delle rispettive zone di provenienza. Siamo stai tutti e due benissimo e ci siamo sentiti sia come “a casa nostra”, sia come membri della famiglia danese! Ci siamo scambiati i vari contatti alla fine della settimana con la famiglia, così da poterci rivedere in un futuro. Mikael poi, il capo famiglia, ci ha portati a Bogense, dove si sarebbe svolto il resto dello scambio: qui, infatti, era ormeggiato un vecchio brigantino d’inizio 900’, il Fulton , su cui avremmo strascorso due settimane io, Ramzi e altri ragazzi provenienti da diverse parti del mondo.

Quest’estate, per la  prima volta, ho partecipato al programma di scambi giovanili Lions presso il campo Danese “camp d, as blows the wind”, nel periodo 29 giugno - 19 luglio.
Il soggiorno consisteva in una prima settimana di permanenza in famiglia ospitante e due settimane a bordo di un galeone danese con altri 24 ragazzi e ragazze di eta’ compresa tra i 17 ed i 21 anni, provenienti da 15 nazioni diverse, per un giro via mare intorno a tutto il territorio danese. 
Prima di questa esperienza con gli scambi giovanili Lions non avevo mai partecipato a vacanze studio e ne’ ero mai stata all’estero da sola. Devo dire che un po’ di preoccupazione c’era (paese che non conoscevo, il doversi esprimere solo in lingua inglese, 3 settimane lontano da casa… )  ma i miei dubbi si sono presto dissolti. 
Durante la prima settimana sono stata ospitata da una famiglia molto simpatica ed accogliente, costituita da una coppia di ex insegnanti, che mi hanno fatto visitare alcuni luoghi caratteristici della zona circostante alla loro casa (come ad esempio il punto piu’ alto tra le colline danesi, ben 121 mt!) il fiordo su cui si affacciava la loro casa. 
Durante questa permanenza ho avuto la possibilita’ di conoscere vita,  usi e costumi di questo paese, sperimentandoli appunto all’interno di un nucleo familiare. 

Le tre settimane passate in Danimarca quest’estate faranno parte di quelle esperienze magnifiche che porterò sempre con me! 

La Danimarca è un Paese fantastico che con il suo paesaggio e con i suoi tramonti ha fatto da sfondo durante tre settimane indimenticabili la prima delle quali l’ho trascorsa presso una famiglia che non mi ha fatto mancare nulla e mi ha ospitata proprio come fossi la loro figlia. Durante questo periodo ho visitato molti luoghi bellissimi dal punto di vista artistico, con riferimento in particolare ai castelli danesi, e paesaggistico. 

Sicuramente però la parte più divertente del mio soggiorno è stata quella trascorsa a bordo del veliero Fulton con 24 ragazzi da 19 Paesi diversi del Mondo. Ci siamo trovati a vivere a strettissimo contatto gli uni con gli altri: soprattutto di notte quando dormivamo tutti sottocoperta appesi con amache! 

All'inizio devo dire che ero molto preoccupata e confusa, non tanto per la meta o altro, ma soprattutto per il mio carattere.
Quindi i giorni prima di partire ero più nervosa del normale, essendo la mia prima esperienza da sola. Poi però sull'aereo tutto è passato e infatti  io e la ragazza, Tea, eravamo sulla stessa lunghezza d’onda. Appena arrivata, nonostante avessi perso la valigia, fossi confusa e distrutta per il viaggio, io e Tea non abbiamo smesso di ridere un secondo nel tragitto fino a casa sua!
Durante quella settimana mi sono sentita esattamente a casa, erano così curiosi, gentili e sempre disponibili. una famiglia quasi perfetta!! Ed è stato infatti molto difficile staccarsi da loro il primo giorno al campo, visto che era un altro luogo nuovo e con gente nuova.
I primi giorni sono stati un pò traumatici, perché essendo molto timida e chiusa, era davvero difficile vedere che si erano già formati i soliti gruppetti di amici, pronti a parlare sempre e solo con le stesse persone.

Ciò che mi rimane adesso è una indimenticabile esperienza in Danimarca e se avessi la possibilità di rifarla la rifarei 1000 volte.
La famiglia che mi ha ospitato è stata molto gentile con me e non mi ha mai fatto mancare niente.
Ho visitato numerose città meravigliose e storicamente interessanti nonostante la rigida tradizione dei danesi per quanto riguarda la storia (vichinghi ecc...)
Per le due settimane al sailing camp invece non ci sono parole per descriverle.
Un avventura così piena e stupenda non si vive tutti i giorni e mi sono impegnato per viverla al meglio.
Ho conosciuto tantissimi ragazzi provenienti da diverse nazioni e adesso mi mancano terribilmente, mi manca tutto.
Sono felicissimo di aver vissuto un esperienza di questo tipo e sarò sempre pronto ad accettarne delle nuove nei prossimi anni, perchè penso siano indispensabili nella vita.
Ringrazio infinitamente per avermi dato questa opportunità.

Se penso a quanto ero agitata all'idea di intraprendere questo viaggio da sola, quando sono partita da Malpensa la mattina del 17 Luglio, ora mi viene decisamente da sorridere. Non avrebbe potuto essere un'esperienza più bella!
Dopo la prima settimana passata a Valby(Copenaghen) con la mia accogliente e particolare host family, due simpaticissimi ragazzi di 22 anni amanti degli animali e dei bambini, le due settimane seguenti in campus a Fredensborg sono state anche meglio..le nostre guide Lions sono riuscite a convincere più di 20 ragazzi da paesi diversi e con culture completamente differenti a costruire rifugi nel bosco, ad avventurarci in boschi sconosciuti di notte e sotto la pioggia muniti solo di bussola e torcia, a dormire all'aperto pur avendo durante il giorno avvistato serpenti, ragni e animali di qualsiasi tipo, a pagaiare per ore per raggiungere in canoa bellissimi castelli principeschi in riva al lago adiacente al campus...

Hi,im Ilaria from Italy!
This summer I went to Denmark and I think that it is a very beautiful country for an education travel.
I stayed at home with my host family for one week.They are very kind person.I learn more about their culture and their traditions.I ate the characterisctic food of Denmark and I like all very much.
My host father,called Bjanne,is a very funny and hospitable person.He is very friendly.My host mother is a delicious person.She was very kind with me.
I visited many Denmarks's city wuth my host family and im very happy for this thing.....i like soo much know more about other city and other people.
In this period my english has really improved!

Le tre settimane trascorse in Danimarca sono state per me un'esperienza molto positiva, sia il tempo passato in famiglia, sia il soggiorno presso il campo giovanile. 
Durante la prima settimana, ho potuto apprezzare la convivenza con una famiglia danese. Pur temendo che non mi sarei trovata bene a causa di pareri negativi avuti da alcuni conoscenti, mi sono invece sorpresa di ricevere un'accoglienza così calorosa. I miei ospiti sono stati molto gentili e disponibili e mi hanno sempre cercato di coinvolgere. Da loro ho potuto imparare molto sulla Danimarca e sui Lions, ma non solo. Abbiamo fatto parecchie gite ed ho pure trascorso alcuni giorni a casa, vivendo così la loro routine. 
Tuttavia, la parte sicuramente più bella dell'esperienza è stato il campo con gli altri ragazzi partecipanti allo scambio. Credo, infatti, che i momenti trascorsi in quel luogo, con altri giovani da tutto il mondo, rimarranno un bellissimo ricordo per me.

Il mio viaggio in Danimarca ha avuto inizio il 16 luglio, quando, dopo un breve viaggio di un paio d’ore, sono atterrata all’aeroporto di Copenhagen, dove alcuni responsabili Lions mi hanno accolta e aiutata a prendere il treno giusto per arrivare dalla mia host family a Viborg, nel nord del Paese. Durante la prima settimana il tempo è passato molto lentamente, la famiglia non era particolarmente ospitale e aperta. 

Tutt’altra cosa è stato invece il campo, dove ho potuto conoscere moltissime persone provenienti da ogni angolo del mondo. 

Abbiamo fatto molte attività, soprattutto sport e passeggiate all’aperto, ma anche falò notturni, canoa e pallavolo. 

Il clima ci è stato d’aiuto, visto che il sole non è mai mancato, nonostante le basse temperature della notte. 

Passando tutto questo tempo insieme si sono strette grandi amicizie che spero di non perdere, malgrado la lontananza. 

Negli ultimi giorni di campo ci siamo trasferiti a Copenhagen per visitare la città e quasi non potevamo crederci che avremmo dovuto dividerci per tornare a casa. Lacrime e sorrisi, felicità e un velo di tristezza per doversi separare. 

Un fiume di emozioni e tanta tanta felicità. 

E’ stata sicuramente un’esperienza bellissima , che ripeterei domani stesso, che mi ha fatto crescere e mi ha aiutata a capire meglio le persone. 

La Danimarca si è confermata il Paese bellissimo che sempre mi ero immaginata, con i suoi prati immensi, i laghi, le fattorie e le casette di mattoni. 

Ma soprattutto,a rendere così unico questo viaggio, sono state ancor più le persone che ho incontrato e che, un giorno, spero di poter vedere ancora. 

Ed ecco che il mio più grande desiderio si stava avverando.
Ero lì all'aeroporto, per la prima volta nella mia vita, emozionatissima e felicissima. Non sapevo nemmeno come funzionasse un check-in.. Ma che importava? stavo per volare in un altro paese, un altro piccolo mondo fatto di tradizioni, abitudini di vita e idee diverse.. Non stavo più nella pelle!
Il mio volo era letteralmente.. volato!
In sole due ore mi ero trovata nell'immenso aeroporto di Copenhagen! E da lì, sì, proprio da lì, è iniziata la mia avventura!

La mia avventura è iniziata il 14 luglio 2012.
Dopo una notte insonne, sono partita la mattina presto per l'aeroporto di Linate: destinazione Aalborg, Danimarca. Ho salutato i miei genitori e l'Italia, pronta ad affrontare questa meravigliosa esperienza.
Dopo cinque ore e uno scalo a Copenhagen sono arrivata. Là mi aspettava la mia famiglia danese, i Dyrvig, delle persone speciali e che non smetterò mai di ringraziare per i fantastici ricordi che mi hanno lasciato.
Ho passato una settimana stupenda con loro, sono stati molto disponibili e soprattutto simpatici. Sembrava proprio di vivere nella mia vera famiglia! Oltre a me ospitavano anche una georgiana e a pochi metri da noi abitavano anche una ragazza turca e una thailandese. Inoltre, un po' tutte le famiglie che ospitavano noi campers si conoscevano tra di loro e hanno deciso di organizzare delle serate in compagnia, in modo da farci conoscere prima dell'inizio del camp.

Il mio viaggio è iniziato un sabato mattina della metà di luglio.
Arrivata all’aereoporto di Billund ho tutto trovato ad aspettarmi la mia host family; confesso che per il giorno ho provato un certo “imbarazzo” nel rapar tarmi con persone che non conoscevo.
Questa situazione, però, è cambiata velocemente: in poco tempo si è creato un legame bellissimo e tra gite e visite in luoghi meravigliosi, la prima settimana è letteralmente volata via!

L'estate scorsa, grazie a un concorso scolastico che è stato indetto dal Lions Club Monfalcone e che ho vinto, ho avuto la gradita opportunità di vivere un’ esperienza educativa, ma nello stesso tempo divertente ed interessante in Danimarca per tre settimane.
Ho trascorso la prima di queste settimane in famiglia dove ho potuto osservare le abitudini quotidiane dei danesi, i loro hobby, la loro cucina ecc.. ma ho avuto anche l'occasione di visitare vari luoghi interessanti tra cui parchi e musei, perché loro si erano organizzati in modo da riempire ogni singolo momento della giornata trascorrendolo insieme e non annoiandoci mai.
Mi sono trovata benissimo perché sono stati molto ospitali e mi sono sentita come parte della loro famiglia. Momenti indimenticabili li ho vissuti anche le altre due settimane nel Campo dove ho incontrato diversi ragazzi e ragazze di diverse nazioni dai quali ho imparato molto relativamente alla loro cultura e non solo; questo anche grazie alle presentazioni dei proprio Paesi che ciascuno dei partecipanti doveva esporre a turno durante la permanenza. Anche qui ogni giorno avevamo un programma da seguire che ci teneva impegnati per una parte della giornata facendoci interagire tra di noi il più possibile per conoscerci, ma avevamo anche tempo libero per noi stessi (che comunque lo passavamo insieme).
Oltre a visitare musei e vari monumenti storici, avevamo anche altre attività come giochi sportivi, gare di cucina (dove, divisi in vari gruppi, dovevamo cucinare insieme una torta e poi la giuria composta dai vari membri del Lions doveva scegliere la migliore), o altre competizioni come per esempio dipingere dei quadri, e sempre essere valutati.. 

Concludendo posso dire che per me è stata un’ esperienza unica ed indimenticabile e che avrei il piacere di rifare. Oltre a questo è molto utile perché aiuta noi giovani ad aprire gli occhi al mondo e anche a fare progressi con l'inglese.