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Dopo una settimana dalla fine del mio viaggio in Finlandia, cerco di ripercorrere passo dopo passo, giorno dopo giorno tutto ciò che ho vissuto in quella terra così affascinante. Ancora non ci credo di aver passato 3 settimane in quel luogo che mi ha rubato il cuore.
Il 24 luglio 2019 ho intrapreso il mio viaggio grazie alla proposta di scambi giovanili del gruppo Lions; le paure prima di partire erano tante: avrei viaggiato per la prima volta da sola, 2 aerei, 3 treni... ma una volta messo piede in quel paesino che sarebbe stato la mia casa per poco più di 10 giorni, tutte le preoccupazioni sono sparite. Ad accogliermi c’erano Sari, la mamma, Rasmus e Juha, i miei host-brothers e Siiri,la mia host-sister. Fin da subito mi hanno fatto sentire parte di quella famiglia che mi ha accolta in casa propria come se fossi loro figlia, ho acquisito un fratello danese, con cui ho vissuto 24 ore su 24 per tutto il viaggio.

Con la mia famiglia ho potuto davvero sperimentare cosa vuol dire vivere in Finlandia, com’è lo stile di vita e quali sono le abitudini. Ho fatto moltissime saune sia a casa della mia famiglia ospitante, sia a Tampere, una città a pochi chilometri da dove abitavamo, in cui nell’ultimo weekend di luglio si è celebrato il “sauna-day”, giornata in cui ho provato ben cinque saune diverse! Inoltre, ho provato per la prima volta a fare un bagno nel lago, metodo molto efficiente per rinfrescarsi dopo una sauna. Ho partecipato a un mercatino dell’usato organizzato sotto casa dagli abitanti del vicinato e ho potuto assaggiare delle pagnotte dolci accompagnate da una bevanda a base di zenzero e fiorellini. Ho passato una giornata in completo relax nella piccola isola della mia famiglia ospitante, in cui ho potuto ammirare un tramonto mozzafiato. Ho visto il sole che non cala mai, distese infinite di alberi e tanta, tantissima pace.
Dopodiché, ho passato altri 10 giorni nel campo a Parkano, una casetta dispersa in un bosco che dava su uno splendido lago. Qui ho conosciuto altri ragazzi provenienti da tutto il mondo, che se ci penso ancora stento a crederci. Ma in quel momento a nessuno interessava da che parte della terra venissimo, eravamo solo 26 ragazzi, amici, in Finlandia, tutti con la stessa gioia e felicità di essere là, pronti a vivere ogni attimo. Insieme abbiamo visitato molti musei e parchi nazionali, ci siamo divertiti ad attraversare laghi in barca a remi e a fare gite in canoa.
Infine, devo ringraziare Margherita, Maria e Ari per la possibilità che mi hanno dato; la mia famiglia ospitante, che mi ha fatto sentire a casa anche a 2000 km di distanza; grazie a ognuno di quei ragazzi che ha condiviso con me questa esperienza, per avermi lasciato un segno che durerà per sempre, ma soprattutto grazie alla Finlandia, alla sua bellezza idilliaca, alla sua pace e tranquillità che mi ha lasciata senza parole.