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La mia esperienza con i Lions si è svolta in Minnesota.
È stata fantastica.
La famiglia è stata disponibilissima, mi sono trovata benissimo e mi hanno accolta come una vera e propria figlia. Inizialmente devo ammettere di aver avuto interazioni quasi solamente coi genitori ma dopo qualche giorno anche le ragazze (le figlie) si sono sciolte e abbiamo instaurato un’amicizia unica che sicuramente durerà per tutta la vita. Abbiamo trovato un sacco di cose in comune e per questo amavamo passare tutto il tempo che avevano a disposizione insieme. Purtroppo la figlia più grande, con la quale mi sono trovata meglio essendo mia coetanea, lavorava ma ho apprezzato comunque passare del tempo da sola, per riposarmi dopo una lunga giornata. La famiglia mi ha dedicato tutto il tempo libero che aveva: abbiamo visitato tantissimi parchi, cascate e piccole città nei dintorni. Mi hanno mostrato i loro usi e costumi, portandomi spesso a mangiare in ristoranti tipici. 

Per quanto riguarda il camp, posso solo dire che contro ogni mia aspettativa è stata la parte più bella del mio viaggio. Eravamo 34 ragazzi di 20 nazionalità diverse. La cosa che mi è piaciuta di più è stata sicuramente passare il tempo coi ragazzi. Abbiamo formato un gruppo omogeneo e in sintonia fin dal primo giorno: non vi erano gruppetti, si stava sempre tutti insieme, parlando di ogni cosa, dei vari usi e costumi e si insegnavano le parole basi di ogni lingua. Ho avuto la fortuna di incontrare un altro ragazzo italiano; siamo diventati fin da subito così amici che ci scambiavano per fratelli. Subito dopo il mio ritorno in Italia ci siamo rincontrati. 
Ho amato tutte le attività di gruppo che ci sono state proposte: la maggior parte di esse comprendevano giochi acquatici, luna park e sport come ad esempio il baseball. Ci hanno persino portati in un camping presso un lago meraviglioso. Le cene ci venivano preparate dai Lions delle varie città che visitavamo: era un modo per fare conversazione con tantissime persone nuove e sicuramente per praticare l’inglese. Abbiamo fatto volontariato e alla fine di queste attività tornavamo tutti a “casa” contenti e soddisfatti. Non c’è bisogno di dire che al fine della settimana passata con questi ragazzi le due emozioni che regnavano erano la felicità di aver conosciuto nuovi amici ma anche la tristezza di doverli abbandonare. L’addio è stata la parte più difficile: tutti erano in lacrime.
È stato difficile separarsi. 
Gli ultimi due giorni in Minnesota li ho passato con la famiglia, mi hanno persino organizzato una festa a sorpresa per i miei 18 anni. Presente vi era anche una ragazza che ho conosciuto in Italia e che ha partecipato al Lions camp a Bologna che per pura casualità abitava proprio nel paesino in cui risiedevo io in Minnesota.
L’addio in aeroporto con la famiglia credo sia stato il momento più difficile: la voglia di tornare a casa non c’era. Ci siamo salutati con la speranza e la voglia di rivedersi al più presto.
Volevo ringraziare lei e tutti i Lions per avermi permesso di partire per questo viaggio e di fare l’esperienza più bella ed utile che io abbia mai fatto fino ad ora.
Non la scorderò mai, anzi farà parte dei ricordi più belli. Grazie ancora