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Il primo giorno di camp, la cosa che i camp leader hanno ripetuto per due/tre volte nel corso della giornata è stata: da oggi sarete tutti una sola “Ohana” e per questo motivo condivideremo ogni momento di queste due settimane.
Questo era evidente a tutti, non a caso la prima cosa da tutti notata era che una camera avrebbe ospitato anche 8 persone, che avrebbero condiviso un bagno di meno di un metro.
Ma io una famiglia già l’avevo, una vera famiglia, dall’altra parte del mondo, distanti circa 13.000 kilometri, come potevano pensare di esserlo 20 perfetti sconosciuti?
Che dire, è bastato uno sguardo perché tutti gli ostacoli venissero abbattuti.
Non esistevano differenze tra cristiani, ebrei o musulmani, non esistevano divergenze riguardo l’usare le bacchette o le posate a pranzo, non esistevano ‘io’ e ‘tu’, ma soltanto ‘noi’.

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