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Prima di ogni altra cosa, vorrei ringraziare infinitamente l’associazione Lions Club per l’incredibile ed emozionante opportunità che mi è stata offerta, per la quale sarò sempre grato e che non dimenticherò facilmente. In secondo luogo, sento il dovere di ringraziare ancora una volta tutte le famiglie che mi hanno ospitato durante il mio soggiorno e le persone che ho incontrato e conosciuto durante questa esperienza, le quali mi hanno fatto sentire a mio agio durante tutta la permanenza.
Il mio viaggio è iniziato il 2 luglio 2018 con la partenza dall’aeroporto di Milano Malpensa verso Chişinău, capitale della Moldavia.
La scelta del paese da visitare è stata per certi versi obbligata, anche se, a seguito dell’esperienza svolta, non rimpiango assolutamente la decisione di partire e non avrei scambiato la Moldavia con nessun’altra destinazione che magari inizialmente può sembrare più gettonata.

Ad accogliermi all’aeroporto è stato un ragazzo, Gleb, appartenente alla prima famiglia che mi ha ospitato e con cui avevo già preso contatto poco prima della partenza telefonicamente. Solo a questo punto ho scoperto che la mia permanenza sarebbe stata in Transnistria, stato indipendente con capitale Tiraspol.
È proprio nella capitale che ho trascorso i miei primi 4 giorni, visitando la città, un allevamento di storioni e un’antica fortezza a Benderi.
La famiglia è stata veramente ospitale e mi ha fatto conoscere molti aspetti del luogo che ignoravo; inoltre, l’affinità di età ed interessi con il ragazzo mi ha permesso di inserirmi a pieno nella famiglia.
La seconda famiglia che mi ha ospitato si trovava invece a Dubāsari; anche in questo caso, l’accoglienza e la disponibilità sono state ottime e i genitori, accompagnati dal figlio, hanno portato me e la ragazza con cui ho condiviso gran parte del viaggio alla scoperta delle attrazioni della città, tra cui un piccolo monastero in collina, una stazione idroelettrica e una cantina di vini di fama internazionale.
Dopo 3 intensi giorni, sono stato riportato a Tiraspol, dove ho incontrato la terza e ultima famiglia, forse quella in cui ho trascorso i giorni più emozionanti; le attività svolte sono state allo stesso modo molteplici, tra cui la visita di alcuni luoghi storici, una escursione in barca e molti momenti di svago e divertimento tra uscite serali e giornate in piscina.
Dopo aver salutato a malincuore anche l’ultima famiglia, il 12 luglio mi sono diretto al camp “Spartak” dove, oltra alla mia compagna di viaggio, ho alloggiato con due ragazzi del posto, Sasha ed Egor, con cui ho trascorso delle belle giornate.
In realtà il camp aveva più la funzione di “b & b”, visto che durante il giorno eravamo sempre in città per partecipare alle attività proposte dai Lions,tra cui la visita allo Sheriff Stadium e al Parlamento transnistriano e anche l’escursione nel campo d’addestramento militare moldavo con annessa possibilità di provare a sparare.


L’addio è stato molto complicato, ma spero con tutto il cuore che possa essere solamente un arrivederci per futuri incontri in Italia o, perché no, ancora in Moldavia.
Ringrazio ancora una volta tutte le persone che hanno reso possibile questa esperienza.