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Troppo bello per essere vero, troppo intenso da raccontare in poche righe; scenari magnifici, natura imponente e persone che porterai nella tua vita per sempre: questa è la mia Australia.
Nonostante alcuni problemi nei primi giorni, dopo la settimana di “assestamento” tutto è andato per il meglio.
Purtroppo, infatti, la casa della mia host family era stata distrutta da un uragano pochi mesi prima e presentava ancora i segni della catastrofe.
Nonostante il lavoro, i propri impegni e la casa così malridotta i miei host parents si sono sempre dimostrati disponibili e mi hanno lasciato parecchia libertà.
L’Australia è una fuga nel passato: un passato di rapporti più sinceri e meno ipocriti di quelli che siamo abituati a vivere.


Ogni persona che ho conosciuto mi ha accolto con un sorriso a trentadue denti, ancor di più dopo aver conosciuto il paese da dove venivo.
Il mondo è fantastico e, soprattutto, pieno di persone uniche; proprio come Ian, il mio “fratello” olandese con cui ho condiviso la stanza per un mese esatto.
Un ragazzo particolare, unico (anche strano a tratti) che mi ha fatto riscoprire il valore della condivisione con l’altro e aperto nuovi orizzonti.
Per la prima volta ho avuto la fortuna di vedere le cose dal punto di vista degli altri e superare alcuni miei pregiudizi (che un po’ tutti hanno, soprattutto gli stranieri nei confronti degli italiani).
Tutto sommato sono convinto di aver portato a termine la mia “missione”: esplorare, conoscere il più possibile, imparare, superare i muri della diffidenza, trasmettere qualcosa alle persone con cui ho condiviso questo viaggio.
Un consiglio che sento di dare ai futuri exchange students in Australia: non mollate, non fatevi abbattere!
Se qualcosa non va, siate positivi e cercate di cogliere il meglio da quest’esperienza: tutto si risolve e in men che non si dica vi ritroverete a casa, a raccontare ad amici, genitori, parenti, professori, conoscenti la vostra fantastica esperienza, con ancora la testa fra le onde (quelle magnifiche onde australiane che avete cavalcato) o tra le foglie di eucalipto e i koala, o ancora con i vostri amici olandesi, americani, israeliani, svedesi, danesi… diciamo, un po’ più cittadini del mondo.