Il nostro sito fa uso di cookies per migliorare la tua esperienza di navigazione. Continuando a navigare accetti l'uso di questi file.

Ho ancora nella mente la voce del muezzin che recita l’adhandai minareti delle moschee: una melodia che mi ha toccato il cuore come mai prima. Forse la spiritualità, l’onestà spirituale degli islamici e la danza Semazensono ciò che mi porterò dietro per sempre. Un’emozione immensa nel vedere quelle architetture così diverse ma al contempo familiari. La Turchia è stata una grande avventura, per i suoi odori e le sue braccia aperte. Mi sono sentita a casa, ho avvertito tutto quell’amore che da secoli è riservato all’ospite.

Continua su