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Con il Lions Club anche quest’anno ho avuto la possibilità di partecipare al Lions Exchange con destinazione Nuova Zelanda.
Il mio viaggio è iniziato il 29 Giugno da Milano Malpensa, quando dopo aver salutato la mia famiglia, ero pronta per una nuova avventura dall’altra parte del mondo, per l’esattezza a 18.000 km di distanza, pronta a conoscere una nuova terra.
Il viaggio è stato molto lungo ma dopo ore e ore di volo, il 1 luglio sono finalmente arrivata a destinazione più precisamente a Invercargill, dove avrei passato due settimane in compagnia della mia splendida famiglia i Johnston.
La prima famiglia ospitante era composta da quattro persone, il padre Dean, la mamma Donna, e due figli Katherine, la ragazza con la quale ho trascorso la maggior parte del mio tempo, e il fratello David, all’apparenza timido, ma con il quale sono riuscita a legare tantissimo, è diventato il mio fratellino.

Con la mia prima famiglia ho potuto apprezzare e visitare l’Isola del Sud.
I primi due giorni mi sono serviti per ambientarmi, e per recuperare le ore di sonno. Nei giorni successivi la mia famiglia ha iniziato a farmi conoscere e apprezzare diversi luoghi non troppo distanti da Invercargill, come Bluff, il centro abitato più a sud della nazione, definita anche patria delle ostriche e dove dalla cima di un vulcano spento ho potuto ammirare un panorama stupendo, riuscendo anche a scorgere l’isola di Stewart (secondo un antico detto neozelandese se una persona riesce a scorgere l’isola di Stewart è perché presto pioverà, se invece non riesce a vederla è perché sta già piovendo).
Il giorno seguente mi hanno portato a Oreti Beach una spiaggia famosissima, non troppo distante da Invercargill, vedere l’oceano è sempre un’emozione enorme, che mi ha fatto riflettere e capire quanto ero fortunata a trovarmi li, ho anche assistito al tramonto più bello che io abbia mai visto. Durante la prima settimana, ho avuto l’occasione di frequentare il college di Katie per quattro giorni, ho assistito alle lezioni di statistica, letteratura, storia, scienze e maori a mio avviso la più interessante, dove mi è stata anche dedicata una canzone celebrativa dell’amicizia all’inizio della lezione.
La classe dove si svolgeva la lezione di maori era diversa dalle altre aule, sul pavimento erano presenti vari tappeti colorati, motivo per il quale per entrare bisognava togliersi le scarpe, alle pareti c’erano quadri raffiguranti tradizioni maori e testi di canzoni, ed c’era addirittura una piccola cucina, dove in occasioni speciali si cucinano piatti della tradizione.
Con mia grande sorpresa sono anche riuscita a imparare varie parole e mi hanno insegnato a presentarmi ai compagni in Maori. E’ stato divertentissimo.
La scuola in Nuova Zelanda è molto diversa rispetto a quella italiana, per prima cosa gli alunni devo indossare la divisa scolastica, inoltre possono scegliere i corsi da seguire in modo vario con poche e semplici regole da seguire e infine il rapporto con i professori è più confidenziale e amichevole.
Al termine della mia avventura scolastica, siamo partiti per un weekend a Queenstown, una citta a tre ore di distanza da Invercargill. Li abbiamo passato tre giorni di puro divertimento andando al minigolf, sullo skyline, al museo dei puzzle e al bar -5, un bar completamente fatto di ghiaccio.
L’ultimo giorno ha perfino nevicato.
Gli ultimi cinque giorni li ho passati visitando Invercargill e le città limitrofe, conoscendo anche in modo più approfondito la tradizione culinaria neozelandese, composta principalmente da pollo, agnello e cervo, e passando anche tanto tempo nella fattoria della famiglia, aiutandoli con le pecore senza mai smettere di divertirmi. Ho anche potuto, per la prima volta guidare i quod, ho rincorso pecore insieme a Katie e David, ci siamo veramente divertiti. Purtroppo il 15 Luglio ho dovuto salutare la mia famiglia perché il mio aereo per Wellington mi aspettava.
È stato difficile salutare i Johnston, una famiglia fantastica che mi aveva accolta e mi aveva fatto sentire parte della loro famiglia.

Le mie ultime due settimane in Nuova Zelanda le ho trascorse con Gay e Ian Geursen, a Upper Hutt, nell’isola del Nord, una città distante solo trenta minuti da Wellington.
Ospite della nuova famiglia c’era Moona una ragazza finlandese, che partecipava anche lei al Lions Exchange. In questa seconda famiglia a differenza della prima avevo un programma di attività che avrei svolto durante le settimane, eravamo sempre accompagnate da un membro del Lions Club.
Lunedi è stata una giornata tranquilla grazie al nostro accompagnatore Paul che dopo averci fatto conoscere il sindaco della città ci ha portato a fare un semplice ma piacevole giro in macchina tra le colline neozelandesi. Il giorno seguente abbiamo passato la giornata con Loraine, abbiamo visitato il Te Papa un museo interattivo nel centro di Wellington, per poi dirigerci sul lungomare per fare una passeggiata in tranquillità scattando foto e mangiando dei deliziosi biscotti appena acquistati.
Mercoledì abbiamo raggiunto in treno la città di Paraparaumu, dove abbiamo incontrato Sue la responsabile del Kapiti Pakeke Lions Club.
Abbiamo fatto una passeggiata sul lungomare e abbiamo raccolto varie splendidi conchiglie, poi abbiamo visitato una fabbrica di cioccolato, un’esperienza molto gustosa, e abbiamo concluso la nostra giornata facendo shopping nel centro commerciale della città.
Giovedì invece Kathee Hughes e sua figlia ci hanno portato a fare una passeggiata molto stancante in cima ad una montagna, purtroppo non ricordo più il nome, dove pero dopo tanta fatica abbiamo potuto beneficiare di una vista spettacolare di Wellington dall’alto. Siamo andati a fare arrampicata e anche se è stata una giornata molto faticosa mi sono divertita tantissimo.
Venerdì abbiamo passato la giornata con Loraine, insieme a lei abbiamo visitato il Weta Workshop, dove vengono creati gli effetti speciali per i film, ad esempio per il signore degli anelli, ghost in the shell, king kong. Siamo saliti in cima al monte Victoria dove abbiamo avuto un’altra occasione di vedere Wellington dall’alto. Il sabato e la domenica invece li abbiamo trascorsi con la nostra famiglia ospitante. Con Moona ci siamo divertite a trascorrere la giornata tranquille a casa, abbiamo avuto la possibilità di conoscerci meglio e di confrontarci. Verso sera con la Host family siamo usciti e siamo andati a fare una passeggiata e per la prima volta ho assaggiato cibo indiano e devo dire che era veramente squisito.
Lunedi è iniziata la nostra ultima settimana e dopo aver dormito fino a tarda mattinata, verso metà pomeriggio abbiamo preso il treno e ci siamo dirette a Wellington dove avremmo passato la serata insieme a Stephen, a Zealandia un parco naturalistico dove tra i vari animali abbiamo visto un Kiwi, l’animale tipico neozelandese.
Martedi per l’ultima volta abbiamo trascorso la giornata con Loraine, e visto la bella giornata abbiamo deciso di non rispettare il programma ma di prendere la macchina e guidare fino a quando noi ragazze non decidevamo di fermarci, è stato veramente bello ci siamo divertite tantissimo in macchina a cantare canzoni a squarciagola per poi ridere di noi stesse. A un certo punto ci siamo fermati a Foxton Beach arrampicandoci sui tronchi portati dal mare in tempesta o semplicemente correndo sulla spiaggia ridendo e scherzando.
Il giorno seguente dopo aver preso il treno ci siamo dirette a Wairapapa dove abbiamo incontrato Glenys, una deliziosa signora che ci ha accompagnato a casa di una sua amica, la quale dopo averci presentato il figlio e il nipote ci ha proposto un giro della fattoria in quad insieme a loro.
Mi sono divertita tantissimo insieme a B.J., a sfrecciare tra le colline neozelandesi mentre lui mi spiegava e mi raccontava la sua vita e quella delle sue tantissime e amatissime pecore, perché come forse non tutti ben sanno in Nuova Zelanda ci sono più pecore che persone.
In questa bellissima giornata ho anche avuto l’opportunità di imparare a tosare una pecora e anche se inizialmente ero spaventata, devo ammettere che non è stato così difficile. Giovedì ho trascorso la giornata a Wellington a casa della host family di Alessia, una ragazza italiana anche lei in Nuova Zelanda grazie al Lions Exchange, dove abbiamo avuto l’opportunità di cucinare ognuna di noi doveva preparare un piatto tipico del proprio paese.
Io ho preparato la pasta al pesto, invece Moona ha cucinato un dolce tipico finlandese una torta con i mirtilli davvero squisita, devo dire che hanno gradito molto la nostra cucina. Venerdì abbiamo avuto giornata libera e abbiamo passato io e Moona la giornata assieme girovagando per Wellington dedicandoci allo shopping e ad acquistare gli ultimi regalini da portare a casa. Purtroppo è arrivato il momento di partire ed è stato difficile salutare la mia seconda Host Family con la quale ho trascorso momenti bellissimi e indimenticabili.
Sono tornata a casa con la consapevolezza di avere trovato due nuove famiglie in Nuova Zelanda e una nuova sorella in Finlandia.
Non smetterò mai di ringraziare il mio Lions Club per questa opportunità.