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Arrivato all’aereoporto di Istanbul, vengo accolto dai ragazzi Lions che mi danno un biglietto aereo per un volo interno, verso Trabzon perché lì incontri la mia fam. ospitante.
All’arrivo (ore 00 locali) trovo ad aspettarmi un amico universitario del figlio della host family che mi offre alloggio da loro per la notte. Il mattino mi accompagna ad una stazione bus dove per 9 ore e 4 cambi autobus, a digiuno, senza sapere e aver saputo praticamente nulla della mia destinazione, finalmente raggiungo la mia h.f.. 
Con loro trascorro giornate positive, all’insegna del riposo, viste di panorami naturali stupendi e anche lavoretti nei campi! 
Sono agricoltori che vivono coltivando la loro terra , mentre i nonni, da cui sono stato con Corai il  figlio, sono pastori che vivono a 3000 metri in case in pietra senza elettricità.

Prima di iniziare il report vi volevo ringraziare immensamente per l’occasione che di nuovo uest’anno mi avete offerto per la seconda volta di fila.
Consapevole della meravigliosa esperienza dell'anno scorso, pensavo che quest'anno avrei ià saputo cosa aspettarmi all'incirca, ma nonostante questo ne sono ancora rimasto ositivamente sorpreso.
Devo dire che fin dall'inizio questo scambio si è rivelato molto particolare per diversi aspetti.

“Ma sei pazza? Andare in Tunisia proprio ora, dopo gli attentati! Inoltre è un paese musulmano, di sicuro non ti lasceranno fare niente, ancora di più che arrivi durante il Ramadan! “.
Al momento di scegliere le destinazioni per lo scambio Lions, non avevo pensato alla Tunisia. Ma quando mi è stato proposto di trascorrere 17 giorni in questo paese, ho deciso di partire, e credo sia stata una delle migliori decisioni che abbia preso in vita mia.

Penso che il campo di Taiwan sia stata l'esperienza più bella della mia vita perché non è stare una semplice esperienza..
La mia host family è stata perfetta: eravamo 7 ragazzi del campo e il mio "Dady" veramente non ci ha fatto mancare niente.

Questa bellissima esperienza a Taiwan ha avuto inizio il 26 luglio ed è stata tra le esperienze più belle della mia vita!
Aeroporto Leonardo Da Vinci di Roma, ora di pranzo....mi reco al board delle partenze e degli arrivi, e proprio lì conosco il mio primo compagno di viaggio, Roberto, che potrei descrivere in un solo modo: una forza della natura!

Un giorno di metà aprile sono tornata a casa e ad accogliermi c’era mia madre, che mi ha annunciato che le era appena arrivata una telefonata secondo la quale avrei potuto partecipare ad un campo Lions in giro per il mondo. Ho iniziato a saltellare per tutta la cucina e subito dopo ho voluto sapere la nazione a cui ero stata destinata ed il nome Taiwan, lì per lì, non mi ha detto nulla.

Sicuramente tra le esperienze più belle della mia vita.
Due settimane, di cui una di campo e una in famiglia, alla scoperta della tradizione, del cibo, della cultura di un'isola stupenda che porterò sempre nel mio cuore.
Durante i primi di giorni di ospitalità in famiglia ho visto panorami magnifici, ho assaggiato i cibi più strani, dai nodose cinesi alle rane fritte, continuando a ripetere "sheshe", ovvero grazie, per tutto ciò che la mia famiglia ospitante mi stava facendo scoprire.

Questa estate ho avuto la possibilità di trascorrere quasi tre settimane sull’isola di Taiwan grazie agli scambi Lions. L’esperienza è stata davvero fantastica in quanto estremamente diversa dal nostro stile di vita europeo.

Arrivata a Taiwan ho trascorso i primi 5 giorni in famiglia. Sono stati davvero accoglienti e disponibili per ogni necessità, come ad esempio nel mio caso la celiachia. Nella cultura asiatica l’ospite è infatti sacro e quindi sono stata trattata con ogni attenzione e sono stata fotografata continuamente.

It's been a fantastic adventure to be gone in a country as innovative as Taiwan.
Family friendly, cozy, only extraordinary, despite the communication was not smooth, I knew how to understand..
I would be excited to return again in August next to my family. I'd love to stay and live in this wonderful country that I had the privilege to visit.

Vista la mia recente esperienza in Estremo Oriente più che positiva presso il camp di Hong Kong l’anno scorso, ho deciso anche quest’anno di recarmi dall’altra parte del mappamondo e imbarcarmi nuovamente per la terra di mezzo… o meglio, per la sua isola più grande: Taiwan. 

Così una volta appresa la mia accettazione presso il campo mi trovo subito catapultato in uno dei davvero pochi problemi palesatisi nello scambio: la disorganizzazione. Difatti le comunicazione pervengono con un po’ di ritardo e fino a praticamente una settimana prima della partenza non sapevo presso che famiglia sarei stato ospitato e praticamente nemmeno il programma di massima (per essere precisi il programma ce l’avevo… ma scritto in cinese…), ma, eccezion fatta per questi problemi di coordinazione fra i vari Lions che organizzavano lo scambio, la mia esperienza si può comunque fantastica.

Quest’estate ho avuto l’incredibile occasione di andare, grazie agli scambi giovanili, nel cuore dell’Asia, in Taiwan!

Come ogni volta, l’emozione al momento della partenza era indescrivibile: ero carica, felice, entusiasta e piena di voglia di scoprire. Quando sono atterrata dopo quattordici lunghe ore di aereo, mi sono subito sentita a casa: sono stata accolta dalla mia Host Family come se fossi stata una principessa e con loro ho passato cinque giorni a dir poco meravigliosi. Eravamo in tre, io, la mia Host Mum e la mia Host Sister, Sunny, con cui ho legato moltissimo.

Grazie a loro, ho vissuto la vera vita Taiwanese e sono venuta a contatto con una cultura totalmente diversa da quella italiana. Sono stata a visitare la capitale Taipei e molte altre città che si trovano nel nord del Taiwan, come Xinbei, Taichung, Gaomei, Jiaosi e Jioufen.

Tutto iniziò quel famosissimo 4 luglio 2015 una data che non scorderò così facilmente! Quella mattina ero veramente ansioso, era il mio primo viaggio totalmente da solo, senza la presenza dei miei genitori o di qualche parente.

Dopo l’arrivo all’aeroporto di Zurigo, il 4 luglio, sono andato subito al lago con il figlio minore della famiglia ospitante, per via del caldo eccessivo (non me l’aspettavo!) e mi sono stupito quando, il luogo dove ci siamo fermati per fare il bagno, era altro che una zona verde in piena città, in riva al lago! Il giorno successivo sono andato in città, per un interessante tour guidato dei luoghi più importanti di Zurigo. I giorni successivi li ho passati visitando la città o, quando faceva troppo caldo, in piscina o al lago.

Ciao ! Mi chiamo Deborah e ho partecipato allo scambio giovanile Lions con destinazione Svezia della durata di tre settimane. Ho trascorso la prima settimana in famiglia, ero con altri sei ragazzi provenienti da diverse parti del mondo: Slovenia, Turchia, Francia, Belgio e Israele. Siccome eravamo in tanti allogiavamo in un residence dove potevamo praticare diverse attività. Abbiamo trascorso insieme dei momenti indimenticabili: abbiamo giocato a golf con un ragazzo molto giovane che ne è insegnante, siamo andati a un parco divertimenti, abbiamo fatto una bellissima escursione nella foresta, fatto orienteering e abbiamo anche avuto il coraggio di fare un bagno in un lago svedese a temperatura abbastanza bassa… però è stato tutto fantastico, nella prima settimana ci siamo legati molto. Nei momenti liberi avevamo la possibilità di usare la piscina, giocare a calcio, giocare a ping pong e tantissime altre cose molto divertenti. Siamo andati più di una volta al ristorante ad assaggiare delle specialità svedesi e siamo anche stati ospiti a cena in famiglia dove abbiamo mangiato degli squisiti hot dog!! Non sono mancate le visite alle città come Gotheborg, lo shopping e un bellissimo giro in barca per visitare il suo grande porto.

Grazie a tutti I soci Lions e Leo che hanno reso possibile grazie al loro impegno questa straordinaria esperienza.

Il viaggio che ho intrapreso in Svezia è stata la finestra per entrare in contatto con un nuovo paese pieno di risorse e soprattutto con un’ associazione ben organizzata che spende anima e corpo per incentivare gli scambi interculturali tra nazioni.

Sono partita la mattina del 12 Luglio dall’aeroporto di Fiumicino da sola. È stato il mio primo viaggio senza genitori né amici. Prima di partire avevo già avuto contatti con la famiglia ospitante e la ragazza russa che avrebbe passato con me le tre settimane. Il mio programma prevedeva la prima settimana in famiglia e le restanti due settimane in un campus insieme ad altri ragazzi.

Il Lions Club mi ha permesso di trascorrere tre meravigliose settimane in Svezia. 
Il giorno della partenza da Catania, ho trascorso un viaggio abbastanza lungo, ma alla fine, dopo circa 6 ore, sono arrivato a Goteborg, dove alcuni membri del Lions Club locale mi hanno prelevato assieme a un altro ragazzo belga e presentato al padre della mia Host Family: un uomo di mezz’età che viveva assieme a sua moglie e ai suoi due figli ad Alingsås. 

Quest'estate, grazie ai Lions, ho vissuto in Svezia un'esperienza davvero straordinaria e fuori dal comune, che mi ha arricchito enormemente, mi ha dato la possibilità di conoscere persone eccezionali e mi ha fatto diventare una persona nuova.

Quest’anno a luglio ho partecipato al mio primo scambio culturale tramite il Lions Club. Ho chiesto di poter partecipare poiché ero incuriosito dal tipo di proposta, vivere 3 settimane in un paese a mia scelta con ragazzi da tutto il mondo.
Pensavo che sarebbe stata un esperienza cheti sarebbe rimasta impressa per tutta la vita.

Ciao! Mi chiamo Sara e quest’estate ho avuto la bellissima opportunità di passare tre settimane in Svezia. Ho passato la prima settimana in famiglia: quando mi sono venuti a prendere in aeroporto mi sono sembrati subito gentilissimi e con loro mi sono trovata molto bene. La mia “host mamma” si chiamava Anne Marie e con noi vivevano suo marito e sua figlia Tatiana.

Quest’anno, grazie ai Lions, ho partecipato agli scambi giovanili in Svezia, al camp Hope. Prima della partenza ero piena di aspettative, ma questa esperienza è andata ben oltre quest’ultime. Gli organizzatori, i responsabili, hanno svolto un lavoro eccellente sin dall’inizio, come ad esempio informarci sulla host family in modo da permetterci di conoscerli e di farci conoscere prima ancora del nostro arrivo. Una volta arrivata in aeroporto ho preso il treno per Helsingborg dove mi attendeva la mia host family, che mi ha subito accolta abbracciandomi facendomi sentire a casa.