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Tutto è iniziato il diciassette luglio duemilaquindici, era un venerdì e per chi segue le superstizioni avrebbe potuto pensare che non era il giorno adatto per partire tutta sola, fare cambi di aerei, e approcciarsi con una nuova famiglia! Beh io avevo deciso di partire lo stesso per un’avventura che oggi, dopo averla vissuta, ha lasciato un segno indelebile in me. 
E’ stata la prima volta che sono partita per questo tipo di esperienza,non conoscevo i Lions, ma grazie ad un concorso scolastico, li ho conosciuti e ho scoperto questi viaggi, che credo, siano essenziali almeno una volta nella vita! 

Trovarsi a contatto con ragazzi da tutto il mondo e scoprire, a fine viaggio, di avere amici sparsi per tutta la Terra non è da poco! 
Questo viaggio,così come ogni viaggio ci permette di scoprire una parte di noi stessi e soprattuto di scoprire qualcosa che c’è attorno a noi! 

La destinazione che mi era stata affidata è stata la Slovenia, una terra confinante con l’Italia, ma decisamente differente negli usi e costumi dai nostri; mi sono accorta subito di ciò quando la famiglia mi era venuta a prendere dall’ aereoporto di Trieste, ricordo ancora quando loro sono rimasti stupiti dopo che io li avevo salutati dando la mano per presentarmi e poi dando un bacio nella guancia sinistra e uno nella guancia destra.  
Dopo giorni avevo scoperto che loro salutano solo con la mano e solo nelle occasioni di Natale o compleanno danno tre baci sulle guance. 
La famiglia che mi ha ospitata è stata davvero una grande famiglia, ognuno di loro mi ha regalato l’opportunità di conoscere la vita in Slovenia.  
Mi hanno fatto visitare tantissimi luoghi; avevano addirittura preso le ferie da lavoro per me! 
Ho visto tantissimi posti bellissimi anzi stupendi immersi nella natura, credevo di essere nel cartone animato che vedevo tutte le mattinae quando ero piccola prima di andare a scuola, invece era tutto vero mi svegliavo tra la natura, non c’erano palazzi, ma delle case singole ognuna con il proprio giardino e il proprio orto nel quale venivano piantati tanti ortaggi che la mia host mum ogni giorno con tanto amore raccoglieva per farmi assaggiare i frutti del suo lavoro! 
Vedere cascate, zoo, alpi, fattorie, fiumi , fare rafting ecc... era all’ordine del giorno grazie soprattutto alla famiglia che anche mi ha fatto assaporare il cibo tipico sloveno e anche alcuni usi come per esempio togliersi le scarpe ogni qualvolta varcavo la porta principale di casa! 
L’ultima sera Tina, la ragazza che mi ha ospitata, mi ha anche portato ad un concerto facendomi trovare già il biglietto! 

Ho vissuto una settimana indimenticabile purtroppo non ho potuto conoscere il fratello perchè era in un campo lions in Italia che il giorno della mia partenza verso il campo siamo andati a prendere a Trieste facendomi ritardare un po alla cerimonia iniziale del campo.  
Erano tutti seduti quando sono arrivata al campo, ho conosciuto i responsabili e pian piano tutti i ragazzi.
Il campo? 
Indescrivibile! 
Sono passati dieci giorni all’insegna di un’avventura in cui non solo ho conosciuto nuovi ragazzi da tutto il mondo, i loro usi e costumi, ma anche e soprattutto l’amicizia che non si trova solo vicino a noi, ma anche lontano, adesso so che c’è una casa aperta per me in Turchia, in Messico,in Brasile ecc.. 
Grazie alle presentazioni abbiamo potuto conoscerci meglio e vivere insieme il mare e la montagna tipici di una terra che nessuno conosceva: la Slovenia. Nei giorni trascorsi nella costa ho avuto l opportunità di conoscere e vivere un clima molto caldo e non solo anche visitare posti bellissimi quali Pirano, Koper, fare il giro sulla barca dell’Isola per poi spostarci gli ultimi giorni in montagna dove il clima era decisamente diverso, infatti non dispiaceva il giubotto! 
Quei giorni credo siano stati i più belli! 
Abbiamo fatto anche dei workshop che, a noi ragazze, per un pomeriggio ci hanno portate in Oriente provando infatti a fare delle danze orientali e non solo, ci hanno fatto fare anche molti giochi di squadra e l’indimenticabile caccia al tesoro nella capitale: LUBIANA una cittadina bellissima; nonosante sia una capitale, è una città molto tranquilla con un favoloso castello dove dalla cima è possibile ammirare tutta la città! 
 I workshop ci hanno riservato anche la possibilità di cucinare prodotti tipici e farci danzare i balli classici sloveni e mangiare anche per ungiorno bendati per poter assaporare meglio il cibo! Dopo la visita alle grotte, castelli, aver fatto rafting , serate di danze e divertimento stava arrivando il momento della partenza, in quel momento in miei penseri erano quelli di come poter chiudere la valigia per poi invece diventare: <>. 
Le lacrime che ognuno di noi versava erano lacrime di gioia e tristezza nello stesso momento. Non c’erano parole in quel momento, solo il profumo di quel sentimento che con il passare dei giorni era diventato amicizia, io definirei il tutto come una “macchina” che dopo essere partita dalla sua terra carica e aver speso tutte le sue energie per quasi venti giorni, era poi pronta per rifare il pieno non di benzina, ma di quelle lacrime che contenevano la freschezza dei giovani, la sensibilità dei più timidi, la freddezza dei più forti, il cuore che batteva forte al pensiero di non vedere più quegli amici che ricorderai per tutta la vita perchè ognuno di loro ti ha regalato almeno un sorriso, l’amicizia, una famiglia che si è presa cura di te. 
Quella macchina non è altro che l’essere se stessi che grazie al campo ha permesso di farmi conoscere ancora di più con a volte la mia timidezza e a volte il mio essere solare, con a volte le mie paure e a volte le mie risate. 
Ho imparato a viaggiare da sola a migliorare il mio inglese e ad apprezzare di più tutto il mondo senza fare dei pregiudizi sulle altre culture, ho imparato a mangiare in modo diverso, a fare il caffè in una tazza gigante piuttosto che l’espresso di sempre , ma soprattutto ad essere unica portando l’Italia con me, ma anche friabile verso tutte le nazioni del mondo! 
Un ringraziamento va sicuramente ai LIONS che mi hanno dato questa opportunità.