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20 luglio , l'aereo per Helsinki mi aspetta. 
L 'emozione é tanta e la voglia di scoprire e conoscere altrettanto. Quando arrivo all'aereoporto di Kuopio incontro la famiglia e andiamo a casa. Ho passato in famiglia 11 giorni e altri 10 in campo. La famiglia era composta da due anziani signori , purtroppo senza figli o altri ragazzi stranieri loro ospiti. I due host parents non erano molto loquaci , la maggior parte del tempo parlavano in finlandese e parlavamo con me solo se io li interpellavo.

Ho portato vari regali tra cui anche prodotti tipici ma loro non li hanno degnati neanche di uno sguardo. Per quanto sia stata un' esperienza certamente formativa , mi sarei aspettato qualcosa in più. 
Abbiamo vissuto gran parte del tempo in casa , come da abitudine per una coppia di settantenni , e solo per 3 giorni ho incontrato un loro nipote. 
La casa era piccola ma confortevole , ma purtroppo era abbastanza isolata , il primo centro cittadino infatti era a 5 km di distanza e autonomamente non potevo raggiungerlo. Mi sarebbe piaciuto spendere più tempo con altri ragazzi e conoscere lo stile di vita dei miei coetanei finlandesi , ma non ne ho avuto possibilità. 

Il primo agosto mi hanno accompagnato al campo, località Nurmes. 34 ragazzi, 17 nazionalità diverse ma tutti legati l' uno all' altro sin dal primo momento. Ci avevano sistemati in camere da 4 persone in un edificio con bagni, cucina e salone in comune. 
Questo edificio era parte di un complesso costruito vicino ad un lago. Il posto era incredibile, l'organizzazione Lions, il programma e le attività preparate dai tutors impeccabili. Sempre disponibili e preparati. 

Nonostante le varie attività e orari imposti avevamo molto tempo libero e ciò ci ha permesso di svolgere svariate attività come la sauna e il successivo bagno nel lago, beach volley e tanto altro e di conseguenza ciò ci ha permesso di legare l'uno con l'altro e instaurare bellissime amicizie. 

Sulla base della mia esperienza credo un ragazzo debba essere ospitato sempre in una famiglia con figli suoi coetanei. Nonostante qualche imprevisto, che può essere parte del viaggio, consiglio a tutti i lettori di questo report di provare un esperienza come questa. 

Ringrazio Maria Martino per il suo lavoro e per la sua costante vicinanza e tutti i responsabili Lions finlandesi.