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Il 26 giugno, con molta emozione, sono partito da Milano, destinazione Australia.
Il viaggio, nonostante la compagnia degli altri ragazzi italiani, è parso interminabile, complici anche alcune difficoltà a ricevere le valige.
Al’aeroporto di Canberra siamo stati calorosamente accolti da tre membri del Lions Club di Cooma, la città del Nuovo Galles del Sud dove io ed Elena, una mia coetanea toscana con la quale sarebbe nata presto una splendida amicizia, avremmo trascorso tre settimane ospiti di famiglie.

La nostra prima Host Family, una coppia di coniugi i cui due figli frequentano l’Università in altre città, si è subito rivelata ospitale e gentile, facendoci sentire a casa nostra.
I primi giorni abbiamo iniziato ad ambientarci, familiarizzando con l’inglese australiano, con accenti e pronunce diversi da quelli imparati a scuola, e facendo amicizia con i ragazzi del posto, molto cordiali e simpatici, che ci avrebbero fatto compagnia per tutta la nostra permanenza.

Quando i nostri “genitori” durante la settimana erano impegnati al lavoro, siamo stati accompagnati da altri membri del Lions in diverse escursioni, visitando luoghi come la Snowy Idro, una meraviglia della scienza e della tecnica composta da dighe e centrali idroelettriche che sfruttano la rete idrica del luogo.

Particolarmente piacevole è stata la gita in montagna, sulle Snowy Mountains, l’unico luogo in cui in Australia si ha la possibilità di sciare, cosa tra l’altro insolita per noi in luglio, e che abbiamo fatto con molto entusiasmo.
Le giornate a Cooma sono passate velocemente tra giri con gli amici, chiacchierate con Elena, visite alle fattorie e allenamenti con la locale squadra di calcio (sport che pratico a livello agonistico); abbiamo giocato anche a basket, tennis e a golf (che ho provato per la prima volta in vita mia).
Nell’ultima settimana abbiamo frequentato per tre giorni la scuola insieme ai nostri amici, sperimentando così il sistema di studio australiano molto diverso dal nostro.
Io ed Elena abbiamo anche avuto l’onore di comparire per ben tre volte sui giornali locali, con tanto di fotografie e articoli, e di essere intervistati alla radio.

 

Il 19 luglio è arrivato il momento dei saluti e della partenza per Wyong, dove al Camp Kookaburra ho conosciuto una ventina di altri ragazzi provenienti da tutto il mondo, con i quali ho condiviso esperienze indimenticabili, come la visita a Sidney, dove abbiamo ammirato tra l’altro la famosissima Opera House e l’Harbour Bridge.

    

Allo zoo siamo entrati a contatto con la natura australiana, e gli animali più caratteristici (koala, canguri,emu, alligatori, serpenti).

      

Alla sera, dopo cena, a turno ognuno di noi ha fatto una presentazione del proprio Paese, ed è stato molto interessante apprendere tante informazioni dagli altri ragazzi sulle rispettive nazioni di provenienza.
Anche a Wyong il tempo è passato veloce, e dopo avere fatto l’ultimo shopping e riempito le valige, il 27 luglio sono ripartito verso casa, col cuore e la mente piene di emozioni ed avventure da raccontare.
Un’esperienza che mi ha arricchito moltissimo e che porterò sempre nel cuore.