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Quest’estate ho vissuto per la prima volta l’esperienza degli scambi giovanili Lions in Brasile: a Rio Grande do Sul e a Rio de Janeiro.

Inizialmente, a pochi giorni della partenza, ho avuto un po’ di paura, considerando che era il mio primo viaggio da sola, in un posto così lontano e per così tanto tempo, quindi sono partita a malincuore perché non sapevo assolutamente cosa mi aspettava. 

La mia avventura è iniziata all’aeroporto appena ho salutato i miei genitori, a quel punto mi sono detta: “okay, adesso sei da sola”, mi sono fatta coraggio ed ho affrontato ben tre aeroporti tra cui quello di Francoforte, l’undicesimo più grande al mondo; ma nonostante qualche ritardo sono giunta finalmente a Porto Alegre, dove mi aspettava la famiglia con la quale avrei dovuto passare 2 settimane a Estrela, una cittadina a un’ora da Porto Alegre. Ancora non trovo le parole per descrivere i fantastici giorni che ho trascorso con loro: Francine (host mum), Ariel (host dad) e il piccolo Alvaro (host brother), per non dimenticare i loro affettuosi amici e parenti. Ogni giorno organizzavano sempre qualcosa da farmi fare o visitare, anche con altri 4 ragazzi dello scambio che abitavano nelle mie vicinanze e con i quali ho stretto un forte rapporto e che ho potuto approfondire anche durante la settimana del campus. Per quanto riguarda il cibo: mangiavamo 4 volte al giorno cose deliziose, tra cui il tradizionalissimo “churrasco”, vari dolcetti tipici chiamati “brigadeiro” a base di latte condensato (un must nella loro casa) e per non parlare del “chimarrão”, la bevanda d’eccellenza a Rio Grande do Sul, proveniente dall’antica tradizione del gaucho. Ho appreso, conosciuto e amato molto durante queste due settimane in famiglia, lasciandomi un bellissimo ricordo di persone che veramente ci hanno messo impegno e amore per farmi star bene a tal punto da considerarmi parte del loro nucleo familiare.

Dire addio alla famiglia è stato un po’ traumatico ma grazie alla positività e all’energia trasmessa al campus non ho perso tempo a fare amicizia e a partecipare con entusiasmo alle attività proposte. Il programma del campus è stato ben organizzato e rispettato da tutti quanti; le persone che gestivano il gruppo erano così amorevoli e disponibili, tra cui ovviamente Vera, che nonostante qualche richiamo alle regole ci ha sempre dimostrato affetto. La settimana è stata molto intensa, ogni giorno ci alzavamo presto e andavamo a letto tardi, ma è stata indimenticabile, sia per le cose che abbiamo fatto ma anche per le persone che ho conosciuto. In solo sette giorni abbiamo appreso e apprezzato sempre di più la tradizione del gaucho: i loro pasti a base di carreteiro e fagioli neri, le loro danze, i loro usi e costumi che ci hanno portato indietro nel tempo. Inoltre è stato incredibile come abbiamo visitato in lungo e in largo le principali cittadine intorno Porto Alegre e i loro monumenti intrisi di storia per la maggior parte tedesca ma anche italiana.

Salutare la maggior parte dei ragazzi del gruppo è stato ugualmente difficile, ma mi sono confortata al pensiero della mia ultima tappa in Brasile: Rio de Janeiro. Ho passato gli ultimi giorni dello scambio a rilassarmi sulle spiagge di Copacabana e Ipanema, ad ammirare il blu dell’oceano atlantico e le favelas colorate in lontananza. Ovviamente non poteva mancare il tour del Corcovado e del colle di Pan di Zucchero dai quali ho potuto scattare foto incredibili di panorami spettacolari. Anche questi giorni sono stati davvero entusiasmati, vissuti a pieno. A questo punto mi rivolgo a tutti coloro che affronteranno per la prima volta uno scambio lions ed avranno timore come ho avuto io: non abbiate paura perché comunque vada sarà una esperienza incredibile che vi resterà nel cuore per tutta la vita, vi farà crescere e acquisire sicurezza in voi stessi.